Benvenuti nel sito ufficiale di Sergio Tavčar
Annuncio Sconvenscion - 7 dicembre
Era anche ora di rifarmi vivo. Il fatto è che in questi ultimi tempi ho molto poco da dire su quanto succede nello sport, soprattutto nel basket. Per miei principi, anche filosofici se volete, ho molta poca voglia di smanettare sul computer per trovare canali in streaming per vedere le partite, per cui sono limitato a quanto vedo o su Sky o su Eurosport che trasmette le partite di Eurolega una volta ogni morte di papa. Per quanto riguarda il campionato trasmettono comunque solamente le partite o della Virtus o di Venezia, per cui mi sono un tantino stufato e non ho certamente alcun tipo di titolo per sparare giudizi su quanto succede.
Un casino di concorrenza
Devo dire onestamente che, rileggendo il mio ultimo post, non posso che essere d’accordo con gli appunti e le perplessità palesate da Buck e Pado. Fermo restando che ovviamente se uno scrive certe cose è perché ci crede, sarebbe stato d’uopo essere più chiari e soprattutto sarebbe stato necessario dividere nettamente i vari ambiti nei quali cade il discorso perché, in effetti, ho mescolato tranquillamente pere e mele facendo in definitiva un gran casino.
Allora, a mo’ di ammenda, per fare un po’ di chiarezza e perché non pensiate che sia di colpo diventato rinco, alcuni chiarimenti sul mio pensiero. Innanzitutto comunque vorrei confermare un mio assunto che è stato contestato da Pado che, da parte sua, dice alcune cose semplicemente non vere (tipo, e mi ha fortemente scassato le scatole, che nessun pallavolista sloveno sarebbe titolare nel sestetto titolare serbo: e allora perché, di grazia, nella finale -!- dell’Europeo finché ha retto la benzina la Slovenia ha tranquillamente passeggiato nel primo set? E, sempre restando nella pallavolo, perché di grazia la Jugoslavia unita non ha mai vinto nulla di importante?).
Uniti verso la sconfitta!
Si parlava di forza mentale. Appunto. Una volta finito l’effetto Stožice la nazionale slovena di pallavolo ha avuto a Parigi la forza di giocare sopra i propri limiti solamente per un set (che, pochi ricorderanno, la Slovenia ha dominato) prima di finire la benzina e far ritornare le cose al loro posto con la vittoria della squadra oggettivamente più forte. Ma non era di questo che volevo parlare (e fra l’altro, vista come è finita la favola, anche non mi va molto di parlarne).