Scusate la pausa, ma ero molto impegnato a scrivere in fretta il mio libro sul basket NBA che dovrei finire entro questo mese per precisi ordini ricevuti dalla casa editrice per poterne poi fare il lancio giusto. Ci riuscirò? Penso proprio di sì, perché mi mancano solo tre capitoli e dunque sono a tre quarti del lavoro. E inoltre c’era molta “carne al fuoco” (frase che si usa spesso, ma ogni volta che osavo usarla a Capodistria mi prendevano sempre in giro) in fatto di eventi sportivi con i Mondiali di atletica (Duplantis, Battocletti, Furlani, McLaughlin, la 4x400 del Botswana…), la Ryder Cup con i trionfi delle prime due giornate e l’incubo dell’ultima nella quale ho sofferto come un cane e infine la saga delle trionfali cavalcate di Pogi ai Mondiali e agli Europei di ciclismo. La cosa che più mi ha divertito in quest’ultima saga sportiva sono state le scuse che ha accampato Evenepoel per giustificare la sua sconfitta a Kigali (fra l’altro posto semplicemente meraviglioso – sul sistema politico in vigore sorvoliamo) dopo che nella cronometro aveva raggiunto e sorpassato Pogačar, che non aveva assolutamente preparato la gara che gli serviva semplicemente per provare il percorso, sul traguardo. Una settimana dopo in Francia, con 70 km in meno da fare, il copione è stato assolutamente uguale e stavolta il belga, non trovando neanche con il lanternino alcun tipo di scusa, ha dovuto ammettere che l’altro era più forte e che per l’anno prossimo dovrà darsi da fare ancora di più se vuole essere competitivo.

Un’altra cosa che mi ha fatto ritardare questo post è stato il fatto che attendevo che il mio MC Andrej Vremec mi comunicasse dove si svolgerà la prossima sconvenscion che, lo confermo, si svolgerà sabato 18 ottobre.

Gli ho detto che stavolta dovremmo essere a ranghi completi, dunque tanta gente, per cui il suo lavoro, stante anche il periodo dell’anno che potrebbe anche permettere di tenerla all’aperto, anche se vista l’aria polare che ci ha investito in questi giorni la cosa sembra francamente molto improbabile, per cui fino all’ultimo momento è meglio tenere i piedi in due staffe per approdare nel miglior posto possibile e fare le cose per bene. Per ora non ho avuto riscontri, ma abbiate fede, l’uomo è geneticamente dotato di precisione teutonica (sua mamma era viennese di origini olandesi e il padre, per quanto opicinese DOC, è stato per tutta la vita un apprezzatissimo funzionario del Comune in fatto di superfici verdi, e in più la famiglia aveva una delle più famose trattorie del paese), per cui la scelta sarà comunque ottima. Sarà comunque sul nostro territorio, questo è certo.

Per ora che basti, tanto avremo molto da discutere alla sconvenscion, per cui tirerò le fila di quanto avremo discusso nel prossimo post-prossimo post, se mi passate il bisticcio, in quanto ovviamente nel prossimo post vi darò le coordinate per arrivare sul posto dove si terrà. A presto!