Al mercato del West
- Scritto da Sergio Tavčar
Abbiamo aggiunto questa settimana un altro mistero alla lunga lista di misteri irrisolvibili: dopo i misteri eleusini e quelli del terzo segreto di Fatima d’ora in poi ci sarà anche il mistero inestricabile e inspiegabile dello scambio fra Dallas e Los Angeles che ha coinvolto Luka Dončić e Anthony Davis. Quando ho letto la notizia sul sito della TV slovena (la prima cosa che guardo la mattina appena accendo il computer, essendo la pagina sportiva di RTVSLO di gran lunga il miglior giornale sportivo che copre le mie personali esigenze in fatto di interessi sportivi) ho avuto la classica reazione che hanno avuto tutti: quest’anno il primo aprile è arrivato con due mesi di anticipo. Non può essere. Non può esistere. Non ha alcun senso. Va be’ il cambio di proprietà a Dallas, ma fare un tale suicidio sportivo da tutti i punti di vista, tanto tecnico quanto di immagine e di appeal presso i tifosi, è una cosa assolutamente incomprensibile da capire.
In ricordo di Praja Dalipagić
- Scritto da Sergio Tavčar
Intanto grazie per gli auguri per il mio ufficiale ingresso nella tre quarti età e grazie anche per l’eccellente serata di Vittorio Veneto nella quale abbiamo fatto anche una specie di terzo tempo (in realtà una specie di prequel a cena) di una mini sconvenscion. Sono anche molto contento per Stefano che sembra stia risolvendo i suoi problemi di salute e che tutti noi non vediamo l’ora che possa recuperare al più presto il suo posto fra gli sconvenscioners più accaniti. A proposito: forse esistono locali sul nostro Carso nei quali vengono cucinate prelibatezze con le erbe spontanee (sono totalmente un laico in materia), ma a occhio non credo che ce ne siano, per la semplice ragione che il nostro Carso (quello che appartiene all’Italia) è sovrappopolato con orde di triestini che ogni domenica lo occupano in lungo e largo, per cui di spontaneo è rimasto ben poco. So però per certo, anche per aver visto documentari in materia, che nella Slovenia interna c’è proprio una vera e propria cultura in merito, per cui, se Stefano è un appassionato, troverà sicuramente il modo di informarsi e poi frequentare quei posti nei quali, sembra, si preparano pietanze con le erbe spontanee che sono uniche al mondo.
Il problema del ritorno
- Scritto da Sergio Tavčar
Scusate il larghissimo ritardo, ma è stato dovuto a cause esterne alla buona volontà del sottoscritto. Semplicemente il mio computer è morto di vecchiaia dopo una lunga e penosa malattia che l’ha portato prima alla sparizione del suono, poi all’impossibilità di connettermi ad Internet ed infine è regredito fino al punto da ricordare HAL in Odissea 2001, in quanto ha progressivamente dimenticato di parlare in italiano e l’ultima volta che l’ho acceso si è materializzata l’agghiacciante scritta: “No operating system”. Chiaramente era ovvio che avrei dovuto comprarne un altro e eravamo d’accordo con mio fratello, esperto in materia, che saremmo andati a farlo assieme, ma lui è stato a lungo tempo costretto a casa a causa dei fastidiosissimi effetti del post-Covid. Alla fine siamo riusciti a fare le compere giuste e ora sono finalmente collegato di nuovo al mondo informatico.
Annuncio sconvenscion - sabato 23 novembre 2024
- Scritto da Sergio Tavčar
Un intervento solo per indire anche ufficialmente la sconvenscion n.? (qualcuno ha circa un’idea di quale possa essere? – per me siamo già oltre le 25, tanta roba) del prossimo sabato 23 novembre. Stavolta torniamo nel goriziano in un ristorante, visto che di osmice buone, ma soprattutto spaziose, di questi tempi ce ne sono molto poche, se non che proprio non ce sono. Appuntamento dunque Da Andrea in pieno centro di Doberdob-Doberdò Del Lago, dove siamo già stati, ma quella volta eravamo in un agriturismo ai margini del paese. Stavolta siamo in pieno centro. Il posto si raggiunge uscendo dall’autostrada a Redipuglia (se uscite dal Lisert fate un giro attorno al didietro con la mano sinistra per raggiungere la tasca destra, come dicono gli sloveni) e poi seguendo le istruzioni stradali. La buona notizia è che per arrivarci non ci sono più di 5-6 km, la cattiva è che si tratta di strade secondarie, per cui chi ha un navigatore è molto meglio messo.
Il ristorante ha un suo sito (oltre che uno spazioso parcheggio per gli avventori), ovviamente, con tanto di mappetta, per cui non dovrebbero veramente esserci problemi. Inizio dei lavori all’ora solita, da poco oltre mezzogiorno (per la cronaca io partirò da casa alle 12 e per arrivarci ci metto circa 25 minuti) fino all’oltranza serale per i locali che sono vicini a casa. Ci vediamo.
Basket da vedere
- Scritto da Sergio Tavčar
Salve a tutti. Mi scuso per il prolungato silenzio, dovuto ad un accumularsi di cose. La prima è il fatto che sono stato abbastanza impegnato, soprattutto nei fine settimana, con le mie trasferte promozionali, nelle quali sono stato peraltro trattato in modo regale e ringrazio veramente di cuore tutti quelli che mi avete ospitato. Il problema è che, come scritto nel pezzo precedente, ho dovuto cominciare a fare queste trasferte senza essermi prima rimesso del tutto dal malanno che mi aveva fatto ricoverare, per cui è stato un periodo abbastanza faticoso e appena adesso che ho più pace me ne rendo conto. Avevo tutta l’intenzione di scrivere la settimana scorsa, ma nel frattempo il venerdì prima alla fine della serata di Udine, andando a cena, sono inciampato come un idiota in una di quelle micidiali zampette invisibili che tengono in piedi le transenne divisorie per i lavori in corso (e che sono la causa delle più rovinose cadute nelle volate ciclistiche) finendo diritto disteso sul mento. Per fortuna sono carsolino e non ho problemi di osteoporosi, perché se no ora sarei con tutta una serie di chiodi nelle mandibole. Tecnicamente mi sono solo fortemente contuso la mandibola inferiore con un grosso taglio al mento, ma il fatto è che il giorno dopo sono venuti a galla tutti i dolori per le varie contusioni subite anche al costato e sul polso sinistro, per non parlare del fatto che non sentivo le mandibole e non riuscivo a deglutire se non a grande fatica. Insomma una settimana miserevole dalla quale sono per fortuna ora uscito.
Il divertimento dell'assurdo
- Scritto da Sergio Tavčar
Intanto grazie di cuore per gli auguri. Toccando ferro ora come ora sono normale, per cui speriamo che duri. Ringrazio quelli che sono venuti domenica scorsa alla Lovat a Villorba per la presentazione del libro e ringrazio anche per le belle parole quelli che lo hanno letto. Proprio domenica, parlando con pado che, come saprete, oltre a fare il professore universitario ora è anche assessore alla cultura del Comune di Vittorio Veneto, dunque, diciamo così, è “abbastanza” occupato, siamo arrivati alla conclusione che sabato 23 novembre lui potrebbe trovare un buco per venire alla sconvenscion. La data mi sembra molto buona. Voi che ne dite? Scatenate le vostre connessioni social e poi sapetemelo dire.
Fine dell'autoblocco
- Scritto da Administrator
Letteralmente mi faccio vivo dopo lungo tempo. E’ successo che subito dopo la presentazione del mio nuovo libro al Teatro Miela di Trieste ho avuto un brutto blocco intestinale che mi ha costretto in ospedale per tre giorni e dal quale sono uscito senza subire l’operazione che sembrava necessaria al momento del ricovero. Grazie a Dio sono riuscito ad andare a Pordenone per la presentazione nel palazzetto di Rorai Grande (qualcuno ha notizie di Llandre che pensavo di vedere lì?), per cui le cose stanno andando molto meglio, diciamo del tutto normalmente, anche se sono più o meno costretto a casa a causa di una fastidiosa conseguenza della mia malattia di Crohn, leggi, non so come dire, la necessità di essere più o meno sempre a distanza di sicurezza dalla tazza del bagno.
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